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Storia

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Situata alle falde orientali del monte Marzano, nei pressi della Serra delle Rose, Valva domina gli spazi della valle del Sele delimitati dalla catena dei monti Picentini. Il territorio in gran parte montano, è ricco di flora e di fauna.

La presenza umana sul territorio è attestata da alcuni reperti di epoca greca e da numerose lapidi e cippi commemorativi risalenti al primo secolo dopo Cristo. La tradizione vuole che i primi abitanti di Valva siano appartenuti territorialmente all'antica Ursento. In età medioevale, pur in assenza di testimonianze certe, si può riscontrare che il suo territorio era compreso nel Gastaldato di Conza. Dopo la vittoria dei Normanni, principi di Salerno, Valva passò sotto la loro influenza e fu donata al milite Gozzolino. Nella prima metà del XII secolo il borgo fu concesso a Gradalone di Valva, discendente da Gozzolino, alla cui famiglia sembra che il feudo sia appartenuto all'eversione della feudalità del 1806.

In età moderna Valva seguì le sorti delle località salernitane. Tra i più famosi personaggi del luogo vanno annoverati  Ottavio Valva, castellano dei Cavalieri Gerosolomitani di San Giovanni nell'isola di Rodi, e Giuseppe Maria Valva, sovrintendente delle strade e dei lavori pubblici, che svolse nel Salernitano vasta opera di riorganizzazione territoriale. Durante la seconda guerra mondiale la valle e il castello furono furono trasformai in ospedale e quartiere del generale Kesserling e, dopo lo sbarco di Salerno, divennero un punto di contatto delle truppe alleate angloamericane.

Valva,  costituisce un interessante esempio di valorizzazione dei centri storici ricostruiti nell'area terremotata del 1980.